Written by Fondazione Artea

Le emozioni di ammirare il Forte di Vinadio dall’alto grazie a un volo simulato

Le riprese con il drone per il progetto "Vinadio Virtual Reality"

Le riprese con il drone per il progetto “Vinadio Virtual Reality”

Sabato 16 settembre un doppio importante evento animerà il Forte di Vinadio. Alle 16, presso il cortile di Porta Neraissa, è in programma l’inaugurazione del progetto di realtà virtuale “Vinadio virtual reality – Volo libero sul Forte” promosso dalla Fondazione Artea, dal Comune di Vinadio, dall’Unione Montana Valle Stura e dalla Regione Piemonte con il sostegno della Compagnia di San Paolo. Dopo gli interventi delle autorità, alle 17,30, è in programma invece l’esclusiva apertura della Caverna Comando del Forte a cui assisterà anche il figlio di un operaio deceduto durante la costruzione della caverna, che all’età di 80 anni si è messo sulle tracce della memoria paterna. Seguirà, alle 19, un aperitivo. Per informazioni telefonare ai numeri 0171/959151 – 3404962384 o scrivere a info@fortedivinadio.it.
La postazione di realtà virtuale “Vinadio Virtual Reality”, testabile gratuitamente il giorno dell’inaugurazione, rientra in un progetto più ampio dal titolo “Altre Visioni, Alte Storie”, che nel 2017 ha vinto il bando “Polo del ‘900: bando per il Piemonte” promosso dalla Compagnia di San Paolo e che ha per partner cuneesi la Fondazione Nuto Revelli Onlus (capofila), l’Unione Montana Valle Stura, la Fondazione Filatoio Rosso (fino al 27 giugno 2017), la Fondazione Artea (a partire dal 28 giugno 2017) e, per partner del Polo del ‘900, il Centro Studi Piero Gobetti e l’ANCR.
Il progetto, realizzato in collaborazione con Rete italiana di Cultura Popolare, ANED e AIACE, si incentra sulla proposta dell’uso di linguaggi multimediali innovativi per la narrazione della Storia in un territorio particolare come quello di montagna. Nel Forte di Vinadio è stata sviluppata l’idea di simulazione di un volo libero attorno alla struttura fortificata, con la possibilità di vedere, grazie a riprese effettuate tramite drone, l’intera costruzione da un nuovo punto di vista, in un’esperienza rilassante, focalizzando l’attenzione su spazi che sono stati architettonicamente riadattati o particolarmente percorsi, sia dalla popolazione, sia dai soldati nel periodo della Grande Guerra. Il volo è accompagnato da alcuni racconti: preziose testimonianze di vinadiesi che hanno vissuto il forte come luogo di rifugio, di aggregazione e talvolta anche di festa. Sarà possibile provare l’emozione del “Vinadio Virtual Reality – Volo libero sul Forte” dal 16 settembre al 29 ottobre con i seguenti orari: a settembre, il sabato dalle 14.30 alle 19, la domenica e i festivi dalle 10 alle 19; a ottobre, la domenica dalle 14.30 alle 19. Solo per quest’anno, la postazione di realtà virtuale sarà compresa nel biglietto di “Montagna in Movimento” e “Messaggeri alati”.
Durante questo tour virtuale si potranno ascoltare anche alcuni racconti di personaggi locali, raccolti negli anni, che testimoniano lo stretto legame tra i vinadiesi e la Caverna Comando, utilizzata durante il periodo della Seconda guerra Mondiale come luogo di rifugio per i vinadiesi dai bombardamenti aerei. La Caverna Comando venne chiusa negli anni ’60, ma oggi il Comune di Vinadio, divenuto proprietario dell’intero complesso Forte Albertino, ha provveduto a riaprire gli accessi della Caverna, illuminandola e mettendola in sicurezza. Verrà ora inglobata nel percorso di visita del Forte e sarà visitabile negli orari di apertura al pubblico. Una curiosità: la realizzazione della Caverna Comando venne funestata il 29 agosto 1940 dalla morte dell’operaio Edoardo Cocchis, ucciso dal crollo di un masso staccatosi dalla volta della galleria in costruzione. A distanza di 77 anni il figlio del signor Cocchis – che all’epoca aveva appena due anni – è tornato sulle tracce degli ultimi attimi di vita del padre e sarà presente all’apertura al pubblico della Caverna.
 
La Caverna Comando del Forte di Vinadio
 
Nel 1940 anche il Forte di Vinadio venne inglobato nel Vallo Alpino, l’esteso e articolato sistema difensivo della frontiera alpina dal mar Ligure a Trieste, con la denominazione di 14° Caposaldo Vinadio. Alcune cannoniere ottocentesche vennero modificate in maniera tale da ospitare postazioni per mitragliatrici e pezzi anticarro.
Sempre rimanendo in tema di vallo alpino, nel 1939 era stata diramata un’apposita circolare che dettava le linee generali per la realizzazione “delle sedi di guerra” rispettivamente per: comandi di gruppo d’armata, armate e corpi d’armata; comandi di divisione di prima schiera; comandi di divisione di seconda schiera e per tutte le altre grandi unità.
La realizzazione delle Caverne Comando iniziò nel 1939, pertanto allo scoppio delle ostilità con la Francia non risultavano ancora completate. Nel 1940 iniziarono anche i lavori per la costruzione della Caverna Comando per il “Sottosettore G.A.F. III a” proprio a Vinadio in corrispondenza del Fortino. Planimetricamente era organizzato su un grande camerone a forma di C dotato di due ingressi; i locali più importanti presenti all’interno di una Caverna Comando erano: locale gruppo elettrogeno; depositi acqua e viveri e una/due cucine e una mensa nelle strutture più grandi per garantire una adeguata autosufficienza al presidio; ½ locali ospitanti l’impianto di ventilazione per il trattamento dell’aria proveniente dall’esterno e Uffici comando. I lavori, come detto, non vennero mai completati.

Le riprese con il drone per il progetto "Vinadio Virtual Reality"

Le riprese con il drone per il progetto “Vinadio Virtual Reality”

La Caverna Comando del Forte illuminata e messa in sicurezza

La Caverna Comando del Forte illuminata e messa in sicurezza

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