Sono ufficialmente iniziati i lavori di recupero e riqualificazione dell’ex canonica di San Pietro di Monterosso Grana, edificio che diventerà presto di proprietà comunale, attualmente in comodato d’uso. L’edificio, danneggiato e quasi interamente distrutto tra il 1943-1945 durante la Seconda Guerra Mondiale, fu ricostruito con l’avvio degli anni Sessanta. L’intervento rappresenta un tassello fondamentale del progetto Valle Grana Cultural Village, promosso dai Comuni di Monterosso Grana e Pradleves, finanziato tramite fondi NextGenerationEU e gestito dal Ministero della Cultura nell’ambito del PNRR, con l’obiettivo di valorizzare il patrimonio culturale, sociale e turistico della Valle Grana.
“L’avvio dei lavori di riqualificazione dell’ex canonica rappresenta un passo strategico per il rafforzamento dell’offerta culturale e sociale del nostro territorio – afferma il sindaco di Monterosso Grana, Stefano Isaia -. Grazie al progetto Valle Grana Cultural Village, Monterosso Grana potrà valorizzare il proprio patrimonio storico, offrendo al contempo nuovi servizi alla comunità e promuovendo iniziative culturali e sociali di qualità”.
Il recupero edile, affidato alla ditta Damiano Pietro & figli di San Pietro di Monterosso Grana sotto la direzione dello Studio Magliano&Morra, prevede una riqualificazione strutturale ed energetica completa dell’edificio. I lavori, avviati nei giorni scorsi e con termine previsto per l’estate 2026, hanno un quadro complessivo attuale di poco superiore a 658mila euro. Una volta completati, gli spazi dell’ex canonica ospiteranno: una piccola foresteria; un quadrilocale e un bilocale ad uso socio-assistenziale per residenti temporanei o anziani autosufficienti in un contesto di cohousing; aree comuni con biblioteca, cucina, spazi espositivi e zone conviviali; un’area verde antistante l’edificio completamente sistemata.
L’ex canonica, collegata alla chiesa parrocchiale da un camminamento coperto, ha una storia secolare che risale al 1609, come testimoniano documenti del vescovo di Saluzzo Ottavio Viale. La struttura attuale, pur risalente agli anni ’50-‘60, conserva la memoria storica dei luoghi e rappresenta oggi un’occasione unica di rigenerazione urbana e culturale per l’intera Valle Grana.