Written by AIL Cuneo

A Natale arrivati oltre 11 mila “gesti d’amore” per Ail Cuneo nelle piazze di tutta la Granda

Le tradizionali Stelle di Natale e i “Sogni di cioccolata” sono andati letteralmente a ruba nel primo week-end di dicembre portando a risultati complessivi vicini a quelli pre-pandemia

Volontari Ail Cuneo insieme al primario di Ematologia dell’ospedale Santa Croce Massimo Massaia (secondo da destra) al banchetto di corso Nizza a Cuneo

Nelle giornate di venerdì 3, sabato 4 e domenica 5 dicembre scorsi, l’Associazione Italiana contro le leucemie-linfomi e mieloma è tornata nelle piazze con le sue Stelle di  Natale e con la golosa alternativa dei “Sogni di cioccolata”. Nella nostra provincia la campagna natalizia condotta da Ail Cuneo sezione “Paolo Rubino” è stata un autentico successo che ha visto impegnati in tutti i più importanti centri della Granda un grande numero di volontari il cui enorme lavoro ha consentito di raccogliere oltre 11 mila offerte a fronte di altrettanti gadget distribuiti.

“L’esperienza della pandemia ci ha insegnato che ci sono tanti modi per fare solidarietà, ma in ogni caso tutto è stato possibile grazie a tante persone speciali, come i volontari e i sostenitori, pronte ad accogliere e diffondere il messaggio di speranza dell’Ail – commenta Anna Rubino, presidente Ail Cuneo -. In questo lungo e complicato momento, loro sono una bella e rassicurante certezza: li ringraziamo di cuore a nome di tutti i pazienti, dei loro famigliari e del reparto di Ematologia dell’ospedale di Cuneo. Ricordiamo che ogni donazione ricevuta durante questa campagna rimarrà alla nostra sezione per progetti locali: per il 2022 abbiamo programmato di investire molto in ricerca scientifica, perché i nostri malati possano avere le cure più aggiornate sul territorio in un momento che li vede particolarmente fragili. Oggi più che mai rinnoviamo la nostra fiducia nella scienza e nei progressi che continua a fare, salvando tante vite”.

Nelle tre giornate di campagna nazionale in provincia di Cuneo sono stati distribuiti 5.568  “Sogni di cioccolata” e 3.298 piantine Stelle di Natale. A ciò si sono aggiunti, fuori banchetto, 1.000 confezioni da 1 kg. di riso, 418 decorazioni in legno, 350 biglietti di auguri, 300 lattine “Pastiglie Leone” e  300  bracciali “Cruciani”, per un totale di 11.234 donazioni.

“Ricominciare ad incontrarsi ai banchetti è stato emozionante ma molti sostenitori avevano scelto di attivarsi già da novembre con un efficace passaparola, raccogliendo e distribuendo tanti ordini –  aggiunge Miranda Ciravegna, segreteria Ail Cuneo. – Le piante quest’anno erano pochissime e sono andate esaurite su tutta la provincia nella sola giornata di sabato, creando un po’ di delusione a volontari e donatori, ma per comprendere meglio la situazione occorre sapere che l’ordine delle Stelle viene effettuato a inizio primavera. Quest’anno eravamo nell’incertezza più totale (addirittura in zona rossa) e non sapevamo che cosa ci avrebbe aspettato 8 mesi dopo. Rischiare un ordine grande avrebbe significato rischiare una forte quantità di invenduto e la perdita connessa con piante da pagare e non poter distribuire. Per questo abbiamo deciso di privilegiare il prodotto di cioccolata (5 mila pezzi circa), decisamente più facile da gestire in caso di difficoltà di spostamento. Fortunatamente la scelta ha pagato perché anche questo prodotto è stato particolarmente apprezzato tanto che i numeri complessivi di quest’anno sono vicini a quelli del 2019. Ottimo riscontro hanno ottenuto anche per i tanti prodotti alternativi, non presenti sulle piazze perché scelti dalla sezione come campagna natalizia territoriale”.

Sperimentata con successo, infine, una fruttuosa collaborazione con “Faxiflora”, organizzata a livello nazionale ma gestita a livello territoriale, con grande sensibilità da parte dell’azienda per la distribuzione delle Stelle di Natale Ail presso 16 fioristi aderenti al marchio. Tante modalità per un unico obiettivo: finanziare assistenza e ricerca perché i tumori del sangue siano sempre meglio curabili e sempre più spesso guaribili.

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