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All’incontro pubblico della Summer School un dialogo sul comfort tra antropologia e storia del design

Stasera alle 21, presso il Rondò dei Talenti a Cuneo, intervengono lo storico del design Emanuele Quinz e l’antropologo Stefano Boni

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Lo storico del design Emanuele Quinz e l’antropologo Stefano Boni

È il giorno dell’incontro pubblico aperto alla cittadinanza alla Summer School del Cespec in corso di svolgimento a Cuneo. L’appuntamento è per stasera – giovedì 15 settembre, ndr – alle 21 presso il Rondò dei Talenti (via Luigi Gallo, 1). Nel corso della serata, che sarà trasmessa in diretta streaming sulla pagina Facebook @cespecufficiale, interverranno lo storico del design Emanuele Quinz e l’antropologo Stefano Boni con “Il mondo è troppo comodo? Un dialogo sul comfort tra antropologia e storia del design”. Modera Francesca Perotto (Università di Torino). La partecipazione agli appuntamenti è gratuita su prenotazione, fino ad esaurimento posti, scrivendo a centrostudi.cespec@gmail.com. Il programma è visionabile sul sito Internet www.cespec.it e sulla pagina Facebook @cespecufficiale dove saranno pubblicate le relazioni di tutte le sessioni.

Gli appuntamenti odierni si apriranno alle 9.30 sempre al Rondò dei Talenti. Per la terza sessione seminariale interverranno Francesco Parisi (Università di Messina) con “Abitare l’ecomedia”; Laura Corti (Università Campus Bio-Medico di Roma) con “Phygital: abitare il confine fra digitale ed analogico?” e Carlotta Curcio (Università di Pisa) con “Developmental Systems Theory: per un superamento del nature-nurture divide”. Modera Jacopo Bodini (Université de Lyon 3/ Collège des Bernardins). I lavori proseguiranno poi nel pomeriggio, dalle 15.30, con la quarta sessione che avrà per protagonisti Elena Casetta (Università di Torino) con “Al di là dell’adattamento: la costruzione dell’ambiente umano” ed Emilio Padoa-Schioppa (Università di Milano Bicocca) con “Abitare la terra nell’epoca dell’antropocene”. Modera Antonio Lucci (Humboldt-Universität zu Berlin).

Domani, venerdì 16 settembre, per la sua giornata conclusiva, la Summer si sposta in Fondazione Casa Delfino (corso Nizza, 2). In mattinata, a partire dalle 9.30, è in programma un workshop a partire dal libro di Paolo Godani (Università di Macerata) dal titolo “Il corpo e il cosmo”. Oltre all’autore, moderati da Emanuele Dattilo, interverranno come relatori Francesco Di Maio (Università di Bologna/EHSS, Parigi/Centro Marc Bloch, Berlino), Rita Dodaro (Università della Calabria/Freie Universität Berlin), Laura Ercoli (Università di Tolosa), Ivan Quartesan (Università di Torino), Piero Santoro (Sorbonne Université), Francesco Scollo (Università di Torino). Nel pomeriggio, dalle 15.30, si tiene la quinta e ultima sessione seminariale. Animeranno il pomeriggio, moderati da Gemma Serrano (Collège des Bernardins), Cesare Pagazzi (Istituto Giovanni Paolo II) con “Sentirsi a casa nel mondo. Un altro modo per dire la fede”; Alessandro Calefati (Università della Calabria) con “Sul tecno-animismo. Onto-poliche della robot culture giapponese”; Luigi d’Anto (Università di Napoli “Federico II”) con “Monastero, Leviatano, Panopticon e rete – quattro forme dell’abitare”.

Ieri, intanto, nella prima delle due sessioni tenutesi presso il Rondò dei Talenti, la protagonista è stata la filosofia del corpo di Maurice Merleau-Ponty. La tematica che attraversa tutto il pensiero merleau-pontiano è il rapporto che l’autore ha voluto sviscerare tra l’organismo (inteso come il corpo dell’individuo), e l’ambiente che lo circonda (inteso come il mondo a cui lʼorganismo è legato). Tale rapporto viene inteso, dunque, come il rapporto che intercorre tra coscienza e natura, tra soggetto che percepisce e mondo percepito. In questo innesto tra coscienza soggettiva e mondo oggettivo percepito, Merleau-Ponty inserisce una determinata e circoscritta tipologia di esperienza che del mondo si fa, ovvero quella della percezione. La teoria culturale dell’abitare e la costruzione discorsiva e retorica della smart city e l’esclusione dei subalterni sono state, invece, le tematiche approfondite nel corso della seconda sessione pomeridiana. 

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