Venerdì 9 maggio, alle 18.30, presso l’Open Baladin di Cuneo (piazza Foro Boario), l’antropologa e autrice Anna Rizzo presenterà il libro “I paesi invisibili”, che indaga sulla situazione in cui versano i paesi e i borghi italiani, in lotta quotidiana contro la progressiva perdita di abitanti e di servizi fondamentali. L’evento ad ingresso libero e gratuito, organizzato dalla Libreria dell’Acciuga e dal Comune di Monterosso nell’ambito del Festival della Montagna, rientra nel progetto Valle Grana Cultural Village promosso dai Comuni di Monterosso Grana e Pradleves, finanziato tramite fondi NextGenerationEU e gestito dal Ministero della Cultura nell’ambito del PNRR. A precedere l’incontro con l’autrice, ci sarà una breve presentazione del progetto Valle Grana Cultural Village e del calendario di eventi in programma per l’anno 2025.
Edito da Il Saggiatore, “I paesi invisibili” si presenta come un “manifesto sentimentale e politico per salvare i borghi d’Italia” e racconta dei luoghi in cui non sembra vivere nessuno. “In Italia il 60% della superficie del territorio nazionale è da considerarsi un’area interna. In queste aree si trovano il 52% dei Comuni e il 22% della popolazione – racconta Anna Rizzo, autrice della pubblicazione -. Con il termine aree interne si indicano quei territori dove i presìdi di cittadinanza come ospedali, scuole, farmacie, mezzi di trasporto, non sono garantiti. Sono da considerarsi territori in forte sofferenza a causa del progressivo smantellamento dei servizi di prima necessità. All’ingresso dei paesi dovrebbe esserci scritto cosa aspettarsi, cosa troveranno e inserire un disclaimer su quello che potrebbe accadere. Durante le passeggiate autunnali, quando visitate un paese, il silenzio, la pace, la rarefazione delle macchine, la montagna senza abitanti vi appare pacifico. È un luogo appagante perché si riconosce il nostro passato. Anche se non si vede quello è un luogo di grave emergenza, lo sanno bene gli abitanti e gli scout”.
“Il soggetto protagonista di ‘Valle Grana Cultural Village’ sono proprio le aree interne, in particolare le borgate San Pietro, Santa Lucia, Combetta e Frise sul territorio di Monterosso Grana e della Cialancia sul territorio di Pradleves. Luoghi non diversi da quelli indagati da Anna Rizzo nella sua pubblicazione che rappresenta una ricognizione fuor di retorica della situazione in cui versano attualmente i borghi italiani e degli interventi necessari per evitare che, tra sfruttamento turistico e incuria dello Stato, un pezzo importante dell’identità collettiva finisca cancellato per sempre – spiegano da Noau – Officina culturale, project manager di Valle Grana Cultural Village -. Il progetto che stiamo coordinando prevede la realizzazione di una serie di azioni di recupero, rifunzionalizzazione e rigenerazione di spazi e aree disponibili all’interno dei comuni di Monterosso Grana e Pradleves, finalizzate alla creazione di nuovi servizi e attività di natura culturale, sociale, commerciale e produttiva, valorizzando il dialogo tra tradizione e innovazione e sostenibile nel tempo”.
