Written by Confindustria Cuneo

Ance Cuneo: senza il Patto di Stabilità maggiori risorse per le opere pubbliche

“Le risorse che si libereranno devono essere destinate agli investimenti e ai pagamenti alle imprese, perché solo così saremo in grado di recuperare crescita economica e occupazione. Noi vigileremo affinché questa occasione non vada sprecata. Dopo anni in cui gli investimenti sono stati sistematicamente e drasticamente tagliati, finalmente si potrà tornare a spendere per le opere pubbliche”. Il presidente dell’Ance di Cuneo, Filippo Monge, commenta così il superamento del Patto di Stabilità, avvenuto con la manovra di finanza pubblica 2016 e invita i Comuni della provincia di Cuneo, e non solo, a tornare ad investire in nuove opere.
Dopo anni di battaglie e denunce sugli effetti distorsivi e dannosi del Patto di Stabilità, che hanno visto impegnate in prima linea l’Ance, ma anche l’Anci (Associazione nazionale comuni italiani), è stato dunque raggiunto un importante risultato: “Ma adesso bisogna dimostrare di saper vincere questa sfida – prosegue il numero uno degli edili cuneesi -. Non avere più i vincoli del Patto, offre finalmente a tutti i Comuni le condizioni per sbloccare gli investimenti in opere pubbliche. Il passaggio al pareggio di bilancio, infatti, pone fine a un meccanismo contabile che, ponendo vincoli ottusi e impedendo alle amministrazioni di spendere le risorse disponibili in cassa, ha ostacolato la realizzazione di interventi utili per il territorio”.
Già a fine 2015 Ance Cuneo e Confindustria Cuneo avevano inviato una lettera ai 250 sindaci della provincia Granda, chiedendo alle amministrazioni comunali da essi rappresentate, di aumentare ulteriormente la loro capacità di spesa al fine di rilanciare gli investimenti in opere pubbliche, avvalendosi così dei reciproci vantaggi derivanti dal superamento delle regole del Patto.
“I Comuni hanno ora la possibilità, con l’approvazione del bilancio di previsione entro il 30 aprile, di decidere come sfruttare i nuovi spazi finanziari aperti da questa riforma molto attesa – conclude Monge -. Una decisione importante che deve favorire quelle scelte in grado di rimettere in moto il settore delle costruzioni, duramente penalizzato da anni di blocco della spesa, e migliorare, quindi, la competitività del territorio. A partire da quest’anno, inoltre, le nuove regole di finanza pubblica permetteranno anche di liberare i pagamenti pregressi alle imprese, per i quali la pubblica amministrazione disponga di risorse in cassa, superando un problema che ha creato enormi difficoltà alle imprese negli ultimi anni”.
 

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