Written by Confindustria Cuneo

Confindustria, Cciaa ed ex Provveditorato agli studi di Cuneo siglano protocollo d’intesa sull’applicazione dell’alternanza scuola-lavoro

Venerdì 8 luglio alle ore 12, presso la Sala Presidenza di Confindustria di Cuneo (corso Dante, 51), avrà luogo la firma dell’accordo quadro per la diffusione e l’implementazione di buone pratiche di alternanza scuola-lavoro tra Confindustria Cuneo, Camera di commercio di Cuneo e Ambito Territoriale di Cuneo (ex Provveditorato agli Studi).
La sigla del protocollo d’intesa ha il suo antefatto nel seminario rivolto a dirigenti scolastici, insegnanti, imprenditori, responsabili risorse umane e professionisti dal titolo “Alternanza Scuola-Lavoro. Normativa, proposte, best practice”, svoltosi il 21 marzo scorso presso la sede dell’ente camerale.
La Legge 107/2015, meglio conosciuta come “La buona scuola”, prevede, infatti, per le scuole secondarie di secondo grado percorsi di alternanza scuola/lavoro negli ultimi tre anni dell’iter di studi. Nell’anno scolastico 2015/16 in provincia di Cuneo sono stati interessati 4.976 studenti, tutti di terza superiore, ma entro il 2018 tutti gli iscritti alle tre classi verranno chiamati a svolgere in alternanza 400 ore per gli istituti tecnici e professionali e 200 per i licei, per un numero di studenti destinato a triplicare.
Di qui la decisione unanime dei tre soggetti firmatari di collaborare il più possibile affinché l’alternanza scuola-lavorio si concretizzi nel migliore dei modi, a tutto vantaggio degli studenti e delle aziende. In occasione della firma dell’accordo verranno anche illustrati i contenuti operativi del protocollo e le azioni che verranno messe in atto.
“Sono anni che chiediamo di avvicinare il mondo della scuola a quello del lavoro e, questa opportunità, è un passo avanti – commenta Domenico Annibale, vice presidente di Confindustria Cuneo -. Invito i giovani ad approfittare di questa occasione perché sarà più semplice, in futuro, entrare nel mondo del lavoro e le imprese a essere disponibili perché ci sono quasi 5.000 studenti che hanno questa ‘chance’. Gli imprenditori, da sempre, si lamentano della distanza che c’è tra la scuola e le esigenze delle imprese e questo è il momento di formare il nostro futuro”.
“Stiamo vivendo una stagione di profondi cambiamenti sia nel mondo produttivo sia in quello formativo – continua Ferruccio Dardanello, presidente della Camera di commercio -. In attesa della piena operatività del registro dell’alternanza scuola lavoro che ci è stato affidato dal legislatore, i nostri uffici sono impegnati per avvicinare questi due mondi, cosicché l’uno possa meglio rispondere ai fabbisogni dell’altro e i giovani possano trovare imprese e professionisti pronti ad accoglierli e a investire nella loro formazione, con la consapevolezza che rappresentano il futuro della nostra economia”.
“La vera sfida dell’alternanza scuola-lavoro disciplinata dalla Legge 107/2015 è far diventare i luoghi di lavoro contesti di formazione on the job, valorizzando il percorso di apprendimento delle giovani generazioni – conclude Stefano Suraniti, Dirigente dell’Ambito territoriale di Cuneo dell’Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte del Miur -. L’elaborazione e la firma del protocollo di intesa sono il frutto di una intensa collaborazione interistituzionale che si è sviluppata in questi anni tra Miur-Ambito Territoriale di Cuneo, Confindustria Cuneo e Camera di Commercio, Industria, Artigianato, Agricoltura di Cuneo, e che si è ulteriormente rafforzata in virtù della Legge 107/2015. Con le azioni condivise, formalizzate nell’accordo, si assumono come mission: l’integrazione tra il mondo della scuola e il mondo dell’impresa, la riduzione del mismatch tra domanda e offerta di lavoro, dare l’opportunità alle studentesse e agli studenti di far emergere il loro talento. Naturalmente per potere raggiungere tali risultati è necessaria un’alleanza formativa tra tutti: scuole, studenti, famiglie, imprese, istituzioni e associazioni professionali. Un importante passaggio per realizzare tale alleanza formativa è il summenzionato protocollo di intesa”.

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