Written by Confindustria Cuneo

Confindustria Cuneo per la terza volta scrive a Delrio sul completamento dell'Asti-Cuneo

Dopo aver appreso dalla lettera della società Autostrada Asti-Cuneo Spa, che le responsabilità per il mancato completamento dell’A33 sono da addebitare al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, il presidente di Confindustria Cuneo Franco Biraghi ha scritto per la terza volta al Ministro Graziano Delrio, chiedendogli cosa intende fare per sbloccare la situazione e se la soluzione proposta dal concessionario di estendere la concessione della Satap all’Asti-Cuneo, con la realizzazione dei lavori a cura di quest’ultima, possa essere percorsa.
“La lettera della società Autostrada Asti-Cuneo Spa, evidenzia tra le altre cose che da parte sua la concessionaria ha completato ad oggi tutti gli interventi per i quali “è stata conclusa la complessa procedura approvativa prevista dalla legislazione vigente” e che ad oggi non è ancora pervenuta la necessaria approvazione del progetto esecutivo relativo al lotto della Galleria di Verduno. La concessionaria, inoltre, – scrive il numero uno degli industriali cuneesi rivolgendosi al ministro Delrio – ribadisce come il contratto a suo tempo stipulato le garantisca il diritto ad una compensazione finanziaria, per i costi dell’opera che nel frattempo sono lievitati e che sembra che la concessionaria medesima abbia quantificato in circa un miliardo di euro. Le tralascio il mio sgomento e quello di tutto il nostro territorio di fronte all’ennesimo rimbalzo di responsabilità, in una vicenda in cui ogni cittadino non può che sentirsi preso per il naso in un gioco dell’oca in cui veniamo sempre e comunque rimandati alla casella di partenza. Nella sua ultima dichiarazione, si poneva il 31 marzo come data ultima per un accordo con la concessionaria. Tutti noi ci auguriamo che almeno questa volta venga rispettata. Confidiamo comunque nell’audizione di metà marzo in Senato alla quale Confindustria Cuneo è stata invitata, dopo l’incontro con il Presidente Chiamparino”.

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