Written by Confagricoltura Cuneo

Violenta grandinata nel distretto frutticolo del Saluzzese. Confagricoltura chiede lo stato di calamità – FOTO

Danni ai frutteti, agli orti, ai seminativi e alle strutture in diversi comuni della provincia di Cuneo

Il flusso di aria instabile, che in questi giorni ha provocato temporali diffusi su tutta la regione, giovedì 18 giugno, verso le 22, ha causato una violenta grandinata nelle aree frutticole di Saluzzo, Verzuolo, Lagnasco e Manta provocando gravissimi danni ai frutteti, agli orti, ai seminativi e anche alle strutture.

La tempesta, con formazioni di ghiaccio grandi come uova, ha letteralmente spogliato le coltivazioni, sfondando anche le reti antigrandine. “Nella maggior parte dei casi – commenta il direttore di Confagricoltura Piemonte, Ercole Zuccaro – il raccolto di quest’anno è completamente perduto: molti i rami spezzati, con il rischio di compromissione della produzione anche del prossimo anno. Anche per i frutteti meno danneggiati, vista l’avanzata fase fenologica delle piante, in molti casi già in pre-maturazione, la produzione di quest’anno è persa, almeno dal punto di vista qualitativo”.

I tecnici di Confagricoltura hanno già avviato la ricognizione dei danni, che oltre ai frutteti, orti e seminativi riguardano anche serre e impianti agricoli. “Siamo già in contatto con i tecnici della Regione – ha dichiarato il presidente di Confagricoltura Cuneo e Piemonte, Enrico Allasia – e in tempi brevi forniremo tutte le informazioni utili per di procedere alla delimitazione delle zone danneggiate e alla successiva richiesta al Governo dello stato di calamità”.

Ha concluso Marco Bruna, responsabile Confagricoltura della zona di Saluzzo e Savigliano: “La violenza della grandine è stata tale che nei frutteti non coperti da reti la produzione annuale risulta seriamente compromessa e, anche laddove le reti sono presenti, il peso delle formazioni di ghiaccio è riuscito in alcuni casi a strapparle. Abbiamo immediatamente contattato le aziende colpite dal fenomeno temporalesco per capire l’entità delle conseguenze e informarle circa gli interventi da mettere in atto per fermare eventuali infezioni alle piante. Si segnalano danni anche agli impiantamenti di kiwi, generalmente non protetti da impianti antigrandine”.

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