Written by Fondazione Artea

“Helmut Newton. Intrecci”. Il Filatoio di Caraglio celebra il fotografo di moda, tra eleganza e seduzione

Dal 23 ottobre al 1° marzo 2026 l’antico setificio piemontese ospita la mostra organizzata da Fondazione Artea e curata da Matthias Harder

La mostra "Helmut Newton. Intrecci" visitabile al Filatoio di Caraglio fino al 1° marzo 2026

La mostra “Helmut Newton. Intrecci” visitabile al Filatoio di Caraglio fino al 1° marzo 2026

Il Filatoio di Caraglio (CN), antico setificio seicentesco, tra i più importanti d’Europa, dal 23 ottobre 2025 al 1° marzo 2026, accoglie la mostra Helmut Newton. Intrecci, che riunisce oltre 100 fotografie, tra cui diversi scatti inediti, frutto delle prestigiose collaborazioni con brand di fama mondiale, come Yves Saint Laurent, Wolford, Ca’ del Bosco, Blumarine, Absolut Vodka e Lavazza.

La rassegna, promossa e organizzata da Fondazione Artea e curata da Matthias Harder, direttore della Helmut Newton Foundation di Berlino, restituisce l’audace sguardo di un autore capace di creare scenari onirici, ambigui e provocatori. La complicità con modelle quali Monica Bellucci, Kate Moss, Carla Bruni ed Eva Herzigová, unita alla fiducia conquistata da parte di stilisti, riviste e brand internazionali, gli ha permesso di ridefinire i canoni della fotografia patinata, modificandola in un linguaggio teatrale ed evocativo. Newton era infatti noto per trasformare camere d’albergo, teatri, musei e altri spazi urbani di città come Venezia, Monaco, Parigi, in ambienti essenziali per immagini accuratamente inscenate.

Il titolo – Intrecci – diventa la chiave per interpretare non solo il percorso espositivo, ma anche il rapporto profondo tra la fotografia di Newton e il luogo che la ospita. Nel Filatoio di Caraglio, nato per intrecciare fili di seta e produrre tessuti preziosi, la memoria materiale della tradizione tessile dialoga con le trame concettuali delle sue immagini. Ma non è solo un richiamo al contesto: nella carriera di Newton gli intrecci sono ovunque. Intrecci biografici, come il lavoro per la storica azienda tessile tedesca Nino-Moden negli anni Sessanta, che segna l’inizio della sua visione estetica; intrecci professionali, con grandi committenti internazionali che hanno trasformato la moda in un terreno di sperimentazione creativa; intrecci narrativi, che abitano ogni fotografia, in cui il desiderio si mescola al potere, la posa alla provocazione, la bellezza all’ironia.

L’esposizione si apre con una sezione introduttiva che propone gli scatti più iconici di Newton, quelli che lo hanno reso uno dei fotografi di moda più famosi e influenti del XX secolo: dai ritratti di celebrità quali Catherine Deneuve, Andy Warhol e Paloma Picasso, al suo primo nudo, quello di Charlotte Rampling all’Hôtel Nord-Pinus di Arles nel 1973. Fotografie che coniugano eleganza e seduzione, offrendo uno sguardo critico sul cambiamento del ruolo femminile nella società occidentale del tempo. Il percorso prosegue con i lavori realizzati per le grandi committenze della moda. A partire dalla collaborazione con Yves Saint Laurent, durata per alcuni decenni, iniziata nel 1969 a Parigi con i ritratti dello stesso stilista e continuata fotografando sia le collezioni di alta moda sia quelle di prêt-à-porter; quindi con Versace, con una serie di immagini realizzate nel 1985 a Montecarlo, in cui le modelle appaiono quasi esclusivamente di schiena.

Una sezione è inoltre dedicata al particolare rapporto di lavoro che Newton stringe con Anna Molinari, che concede grande libertà al maestro per interpretare i modelli del suo brand Blumarine. L’Hôtel Balmoral a Monte Carlo, la costa rocciosa di Monaco, i giardini esotici di Antibes o le ville di Nizza fecero da ambientazione agli scatti dove le modelle, da Monica Bellucci a Carla Bruni, da Nadja Auermann a Carré Otis, si muovevano come attrici che interpretavano un copione scritto proprio dal fotografo.

La mostra dà poi conto della sua carriera nel mondo della pubblicità di prodotto, campo che concede a Newton maggiore libertà di azione, consentendogli di creare le sue immagini con meno vincoli e risultati più radicali: dai lavori commissionati da Mario Valentino alla grande catena americana di magazzini Neiman Marcus, dall’azienda del lusso Asprey, agli orologi Paul Picot, dalla casa vinicola italiana “Ca’ del Bosco” a Lavazza.

Helmut Newton è stato un maestro della cosiddetta mood photography, un genere capace di creare un’atmosfera particolare e di suscitare una connessione emotiva tra il prodotto, che viene solo evocato senza mai rivelarlo in maniera esplicita, e il lettore della rivista. Esemplari a tal proposito sono gli scatti per promuovere i profumi di Laura Biagiotti e Yves Saint Laurent degli anni Novanta, insieme alla serie di scatti per il marchio italiano di borse Redwall.

Appositamente concepita per il Filatoio di Caraglio, la mostra, realizzata in collaborazione con la Helmut Newton Foundation e il Comune di Caraglio, grazie al contributo della Fondazione CRT, della Fondazione Compagnia di San Paolo e della Fondazione CRC, con il supporto del Museo Lavazza e di Confindustria Cuneo, e con il patrocinio della Provincia di Cuneo, offre l’opportunità unica di vedere riunite quelle serie fotografiche che raccontano l’evoluzione e l’affermazione di Newton nel panorama internazionale.

In parallelo, a La Castiglia di Saluzzo (CN) apre al pubblico Ferdinando Scianna. La moda, la vita che rende omaggio a un altro maestro indiscusso della fotografia del secolo scorso. I due progetti espositivi, costruiti per dialogare tra loro e frutto di una stretta collaborazione dei curatori, approfondiscono in maniera inedita aspetti fondamentali dei due autori, offrendo due visioni complementari della moda, vista da Newton come provocazione dell’immaginario e da Scianna come racconto della vita.

Ad accompagnare le due mostre sarà un ricco Public Programme, a cura di Monica Poggi e Fondazione Artea, che proporrà incontri e dialoghi con esperti di fotografia, moda e cultura visiva. Un’occasione per leggere e contestualizzare il lavoro dei due maestri, ma anche per riflettere sulle intersezioni fra fotografia, produzione, collezionismo e società contemporanea.

 

SCARICA LA CARTELLA STAMPA DELLA MOSTRA “HELMUT NEWTON. INTRECCI” AL FILATOIO DI CARAGLIO

 

HELMUT NEWTON. Intrecci

Caraglio (CN), Il Filatoio (via Matteotti 40)

23 ottobre 2025 – 1° marzo 2026

 

ORARI
giovedì e venerdì, 15 -19
sabato, domenica e festivi, 10 -19
Chiusura biglietteria ore 18

 

BIGLIETTI 
intero: € 12,00 (esclusi i diritti di prevendita)
ridotto: € 9,00 (esclusi i diritti di prevendita)
riservato a: bambini/ragazzi 7- 19 anni, studenti universitari fino a 25 anni, adulti over 65, insegnanti con certificazione, possessori del biglietto di ingresso alla mostra Ferdinando Scianna. La moda, la vita, e i soci ACLI, soci FAI.

ridotto gruppi (min 10, max 20 persone): € 6,00
ridotto scuole (15-25 persone): € 3,00
ingresso gratuito: bambini fino ai 6 anni, soci ICOM, persone con disabilità + 1 accompagnatore; possessori di “Abbonamento Musei Piemonte e Valle d’Aosta” o di “Abbonamento Musei Formula Extra”; guide turistiche abilitate del territorio piemontese; giornalisti (con tesserino); residenti in Caraglio soltanto la domenica mattina.

 

Biglietteria presso Il Filatoio (via Matteotti 40, Caraglio – chiusura ore 18) o su ticket.it

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