Written by Nuovimondi festival

Il Cinecamper del “Nuovi Mondi” Festival fa tappa a Sant’Anna di Roccabruna, Manta e Dronero

Venerdì 24, sabato 25 e domenica 26 luglio triplice appuntamento nel Saluzzese e in Valle Maira

Triplice appuntamento per la quarta settimana del Cinecamper del “Nuovi Mondi” 2020, il festival in viaggio per la montagna ideato, curato e organizzato da Kosmoki. Venerdì 24 luglio la rassegna cinematografica che grazie ad un camper del 1979 che si trasforma in cinema viaggiante porta la magia del grande schermo in piccoli borghi di montagna, sarà per la prima volta a Sant’Anna di Roccabruna, dove proietterà “Liesel, storia di un esodo”. Sabato 25 luglio, in collaborazione con Occitamo, alla Cascina Aia di Manta ritorna l’evergreen “Funne”, mentre domenica 26 luglio  sulla Terrazza del Cinema Iris a Dronero serata sul tema “La terra” con proiezione di “Beloved” e “Bayandalai”. Tutte le proiezioni inizieranno alle ore 21,30 e sono ad ingresso gratuito fino ad esaurimento posti, nel rispetto delle misure anti Covid-19. Eventuali variazioni nei titoli dei film in programma verranno comunicati la settimana precedente la data della proiezione. L’elenco aggiornato completo della rassegna è visionabile sul sito www.nuovimondifestival.it o sulla pagina FaceBook del Nuovi Mondi Festival.

 

Venerdì 24 luglio 2020

Ore 21,30 – Sant’Anna di Roccabruna

Liesel, storia di un esodo (Italia 2018, 54 minuti, regia di Fabio Gianotti)

Liesel Gorges, figlia di un imprenditore di cera da scarpe e di una pianista, vive felice nella cosmopolita Vienna degli anni ’30. Ma la storia non aveva previsto questo per lei. La furia nazista costringe Liesel e la sua famiglia, di origine ebraica, ad un esodo rocambolesco durato 9 anni, attraverso tutta l’Europa, sempre un passo avanti ad Hitler. Berlino, Vienna, Praga, Genova, Ventimiglia, Nizza, il campo di concentramento di Gurs, Saint Martin Vesubie e finalmente la salvezza, in Italia, sulle montagne Cuneesi, protetta da poveri, poverissimi montanari. Settant’anni dopo, Liesel, la giovane ragazza innamorata di un partigiano italiano, ritorna nei luoghi del suo esodo con tutta la sua famiglia. Ritorno emozionante per lei, un viaggio iniziatico per i suoi figli e i suoi nipoti che hanno potuto finalmente “inserire” delle forme reali sopra i racconti di Liesel, per lungo tempo solo immaginati. Un passaggio del testimone della storia attraverso tre generazioni, la ricerca di un significato attuale dell’olocausto.

 

Sabato 25 luglio 2020

Ore 21,30 – Manta (Cascina Aia, via Valerano)

In collaborazione con Occitamo

Funne (Italia 2016, 79 minuti, regia di Katia Bernardi)

In occasione del ventennale del circolo dei pensionati “Il Rododendro”, la presidentessa decide con entusiasmo di dare il via alla raccolta fondi per la nobile causa di far vedere il mare a un gruppo di donne, ma di soldi ne servono tanti per realizzare questo progetto e le attività messe in campo non sempre si rivelano azzeccate. Comincia così l’avventura che le vedrà cucinare torte da vendere in paese, posare da modelle per un calendario e donne di Internet impegnate nel crowdfunding per raggiungere, non senza alcuni momenti di sconforto, il proprio scopo. Risate, lacrime, gelosie, timori accompagnano le funne (donne in dialetto trentino) e i loro sforzi che le porteranno anche ad una inaspettata notorietà.

 

Domenica 26 luglio 2020

Ore 21,30 – Dronero (Terrazza Cinema Iris)

LA TERRA

Beloved (Iran 2018, 50 minuti, regia di Yaser Talebi)

Documentario sulla straordinaria figura di Firouzeh, una donna di ottant’anni che vive immersa nella natura tra le montagne dell’Iran, con la sola compagnia delle sue mucche, a cui è profondamente affezionata. Madre buona e amorevole, grazie al suo coraggio e la sua forza riesce ad affrontare le difficoltà e i momenti più duri che la vita le riserva, senza mai abbandonare la fiducia in Madre Natura e nei suoi animali. Malgrado abbia scelto uno stile di vita duro e maschile, lo interpreta in modo poetico.

Bayandalai (Spagna 2018, 11 minuti, regia di Pablo Vidal)

Bayandalai è un anziano della tribù Dukhas, un pastore nomade della Mongolia settentrionale che alleva le sue renne nella più grande foresta della Terra: la Taiga. Grazie al suo intimo rapporto con gli animali e con l‘ambiente, Bayandalai ha accesso alle verità spirituali e ad una consapevolezza superiore che appare difficile trasmettere ai più giovani componenti della sua tribù, irrimediabilmente attratti dalle esche della vita urbana del XXI secolo: lavoro, denaro, stabilità e sempre nuovi oggetti da possedere.

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