Written by Banco Azzoaglio

L’artistica ricerca della libertà di Ugo Giletta e Stefano Allisiardi incanta la platea del Teatro Marenco di Ceva

Giovedì 16 settembre un viaggio introspettivo dei due pittori guidato da Perla Giannotti ha segnato il ritorno degli Appuntamenti Azzoaglio

da sinistra: Ugo Giletta, Erica Azzoaglio, Perla Giannotti, Stefano Allisiardi

Il Teatro Marenco di Ceva ha ospitato nella giornata di ieri (giovedì 16 settembre) l’incontro “L’arte come finestra sul cielo”, evento che ha segnato il  ritorno degli “Appuntamenti Azzoaglio” organizzati dal Banco Azzoaglio di Ceva. Stimolati dalla verve della brillante Perla Giannotti, i due pittori Ugo Giletta e Stefano Allisiardi hanno piacevolmente conversato per oltre un’ora sulla ricerca della libertà attraverso l’arte. Ne è scaturito uno spaccato della vita dei due artisti grazie al quale il folto pubblico presente, letteralmente rapito dalle narrazioni del palco, ha potuto conoscerli come artisti, ma anche e soprattutto come persone e come volti.

“Un evento che mi ha emozionato molto – dichiara Erica Azzoaglio, presidente dell’omonimo Banco – perché ha significato la ripresa degli Appuntamenti Azzoaglio che avevamo forzatamente sospeso a causa della pandemia. Pur non essendo l’emergenza finita, abbiamo comunque voluto dare un segnale di ritorno alla vita normale. Averlo fatto con due artisti straordinari come Ugo Giletta e Stefano Allisiardi in un autentico gioiello come il Teatro Marenco a cui tutti noi cebani siamo particolarmente legati ha aggiunto ulteriore emozione. A tale riguardo, ringraziamo il Comune di Ceva presente con l’assessore Luca Garelli per la concessione dello spazio e il  presidente del Gruppo Micologico Cebano Giorgio Raviolo, che ci aveva gentilmente offerto il giardino del Museo del Fungo che non abbiamo potuto utilizzare per le incerte condizioni meteo. Spesso si sente dire che con l’arte non si mangia, dibattito infinito e forse senza risposte certe, sono però convinta che l’arte, nelle sue molteplici forme, non può non rivestire un ruolo fondamentale nella vita di ognuno di noi e forse questo lo abbiamo iniziato a capire un po’ di più durante i lunghi mesi di chiusura forzata nei quali spesso ci siamo aggrappati a lei per superare i difficili momenti dell’isolamento”.

Tanti gli aneddoti emersi durante la chiacchierata tra i quali i racconti delle passeggiate che durante il lockdown hanno ispirato l’attività artistica di Stefano Allisiardi e la narrazione degli incontri, di persona e telefonici, tra Ugo Giletta e Alda Merini, la celebre poetessa che proprio a Giletta ha dedicato la sua opera “Il Volto”, in omaggio al tema che principalmente caratterizza l’attività artistica del pittore di Revello. Ricorrenti i riferimenti al celebre scrittore ed amico di Ugo Giletta, Nico Orengo.

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