Written by AIL Cuneo

L’emergenza sanitaria in corso non ferma le tante attività dell’Ail di Cuneo, ma ne accresce bisogni e necessità

In questo momento, più che mai, è importante l’apporto di sostenitori e volontari al fine di finanziare la ricerca e migliorare la qualità di vita dei malati e dei loro parenti

Da sinistra: Elda, Piero e Anna Rubino, Miranda Ciravegna (segretaria Ail Cuneo), Andrea Gallamini (ex primario ematologia Santa Croce), Elsa Morra e Massimo Massaia (primario ematologia Santa Croce)

L’emergenza sanitaria tuttora in corso rappresenta un momento di particolare difficoltà per un’associazione come l’Ail, sia per le maggiori problematiche e paure dei propri pazienti, maggiormente a rischio di infezione per la malattia ematologica, sia per l’obbligo di sospendere molte attività proprio a tutela dei pazienti stessi. Proprio per questo motivo, ora più che mai, è di fondamentale importanza l’apporto che “la famiglia” di volontari e sostenitori è in grado di offrire e grazie al quale l’attività dell’Ail di Cuneo Sezione “Paolo Rubino” in questi mesi non si è mai fermata. Un supporto silenzioso ma straordinariamente importante che rappresenta la vera linfa dell’associazione, senza la quale nulla sarebbe possibile ed alla cui crescita tutti possono contribuire. Chi volesse avere maggiori informazioni a riguardo può inviare una e-mail a info@ailcuneo.it o telefonare allo 0171/695294.

“Ringraziamo di cuore le tantissime persone che hanno continuato a seguire e sostenere con affetto l’associazione e il suo operato – spiega Elsa Morra, presidente Ail Cuneo -. Pur con il blocco a tutte le occasioni di incontro, alle manifestazioni e alle raccolte fondi su piazza, non sono però mancate le piccole e grandi donazioni, la scelta del 5 per mille, una semplice visita o una telefonata per rassicurare sulla presenza a fianco dell’associazione e dei malati. Sono gesti importantissimi che per noi fanno la differenza, una pietra fidata su cui poggiare i piedi e continuare a camminare, con la certezza che tutti guardiamo verso lo stesso obiettivo: aiutare in ogni modo possibile chi sta combattendo la malattia perché altri sogni non siano spezzati”.

Anche in questi mesi particolarmente difficili, l’Ail di Cuneo ha investito cifre importanti nel reparto Ematologia del Santa Croce di Cuneo per migliorare la qualità di vita delle persone che vi sono ricoverate e dei loro parenti, finanziando l’attività scientifica con borse di studio e strumentazione, ha aiutato i malati nella mobilità e nei trasporti e supportato con uno sportello psicologico pazienti e familiari che, in taluni casi di particolare difficoltà, sono anche stati sostenuti per emergenze economiche.

Le “Case Ail”, completamente chiuse durante il “lockdown”, sono state prima sanificate e tinteggiate e poi, in accordo con i medici del reparto di ematologia, parzialmente riaperte, seppur in misura ridotta. Ancora fermi, invece, i volontari, la cui presenza in reparto non è ancora stata riattivata per garantire la tutela massima al bene più prezioso: la salute dei pazienti e degli stessi volontari. Un’assenza pesantissima, ma inevitabile, alla quale, tuttavia, riescono a porre parzialmente rimedio sia la vicinanza geografica degli uffici Ail all’ospedale di Cuneo sia quella affettiva con il reparto di Ematologia grazie ad un rapporto che non ha soluzione di continuità.

“Invitiamo i nostri sostenitori alla ‘5° passeggiata per la vita’, che era in programma a Dronero per il 27 settembre ed è stata ripensata come una ‘passeggiata diffusa’: ognuno potrà camminare dove e quando vuole, nei giorni 25-27 settembre, acquistando prima il pettorale e il gadget (a questo link i punti vendita: https://ail.cuneo.it/wp-content/uploads/2020/08/manifesto-a3-per-negozi.pdf). Sarà un modo per dimostrare di essere ‘distanti ma vicini’, nonostante tutto”, conclude ancora la presidente Elsa Morra.

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