Oltre duemila persone sono intervenute oggi, sabato 24 maggio, a Cherasco alla prima edizione de “Il nocciolo – Prove in campo”, organizzata da Confagricoltura Cuneo, Agrimpresa e Nocciolo Service, in collaborazione con Città di Cherasco, Fondazione Agrion, Ascopiemonte, Piemonte Asprocor, Coricoop e Nocciolare, con il patrocinio della Regione Piemonte e della Provincia di Cuneo. Gli oltre 90 espositori scesi in campo da tutta Italia per presentare attrezzature e prodotti del comparto corilicolo hanno risposto con entusiasmo alla grande partecipazione di pubblico, proveniente anche da fuori Piemonte, che ha affollato il percorso lungo oltre 1 km, realizzato per l’occasione con uno spazio convegni, un’area espositiva e più di dieci ettari di noccioleto, dove per tutto il giorno si sono svolte le prove dimostrative delle innovazioni e dei macchinari più evoluti al servizio del comparto.
La giornata si è aperta con i saluti del sindaco di Cherasco, Claudio Bogetti, del presidente di Confagricoltura Cuneo e Piemonte, Enrico Allasia, del presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio e dell’assessore regionale all’Agricoltura, Paolo Bongioanni. “In Piemonte il settore corilicolo è passato da 12mila ettari e 3mila aziende nel 2010 a 29mila ettari e 8mila aziende nel 2024, segno tangibile di una crescita importante – sottolinea Enrico Allasia, presidente di Confagricoltura Cuneo e Piemonte –. Tuttavia, il settore arriva da annate deludenti ed è alle prese con criticità che bisogna affrontare con urgenza. Il cambiamento climatico, anzitutto, impone un grande sforzo sul miglioramento genetico delle varietà attuali e, considerato che diversi nostri impianti specie in Alta Langa iniziano ad essere vetusti, serve un piano regionale di estirpi che aiuti le aziende a sostituire progressivamente le piante vecchie con altre più adatte all’attuale scenario. Inoltre, il Piano nazionale corilicolo, ora in stand-by, deve riprendere presto il suo iter per arrivare a dotare la filiera di una programmazione in tutte le sue fasi. Crediamo, in ultimo, che occorra riflettere seriamente sulla possibilità di inserire anche la varietà Biglini all’interno del disciplinare della nocciola IGP Piemonte, in quanto molto simile alla Tonda Gentile delle Langhe. Davanti a queste sfide, tutte le innovazioni tecnologiche che oggi abbiamo visto in funzione nella prima edizione delle Prove in campo non possono che essere utili alleate dei corilicoltori, per un comparto sempre più moderno e sostenibile”.
Tutti esauriti i posti per assistere agli otto interventi tecnici che si sono alternati durante la giornata, facendo il punto su nuove tecnologie, sfide agronomiche e prospettive di sviluppo per il nocciolo. Con Simone Burdese della Greenhas Group si è parlato dell’utilizzo di prodotti biostimolanti che possano mitigare gli effetti della cascola, principale causa della ridotta produzione degli ultimi anni. Sempre in ottica di efficientare le strategie, Matteo Bertoglio della Sipcam Italia ha approfondito, poi, nuovi approcci per il controllo di polloni e infestanti. Il pubblico di corilicoltori ha premiato con curiosità e interesse anche l’intervento di Benoit Genin di Agronuts dedicato alla nuova varietà di nocciole del Nord America, particolarmente capaci di adattarsi in modo repentino ai cambiamenti climatici. Federico Marini di Tempoverde ha presentato, inoltre, un approccio innovativo per salute e sostenibilità del suolo, usando sementi per inerbimento e sovescio, mentre Dario Bonavia di Labin Piemonte ha proposto strategie nutrizionali per una migliore conduzione del noccioleto. Non poteva mancare un approfondimento anche sulla “Tonda Gentile”, con la presentazione da parte di Lorenzo Brigante di Fondazione Agrion degli obiettivi del progetto “Tonda Gentile Produttiva”, con focus su tecniche adattive ai cambiamenti climatici. Grande attenzione è stata rivolta anche all’intervento di Maria Gabriella Mellano e Alessandro Tomatis del Centro Regionale di Castanicoltura e di Unito che hanno definito sinergica la convivenza tra nocciolo e castagno in provincia Cuneo. Questo appuntamento, in continuità con le prove in castagneto organizzate da Confagricoltura lo scorso marzo a Caraglio, ha ribadito come nocciolo e castagno possano convivere in sistemi multifunzionali, migliorando biodiversità, resilienza e redditività, offrendo produzioni diversificate e proteggendo il suolo in modo sostenibile. Infine, l’intervento di Massimo De Marziis di 3A srl su nuove tecnologie digitali da inserire nelle aziende corilicole ha concluso la sessione di approfondimenti.
“Dopo dieci anni di convegno tecnico, abbiamo deciso di scendere in campo per far toccare con mano ai corilicoltori le tante e innovative proposte di attrezzature e macchinari per il comparto e la grande affluenza dimostra che questa proposta è piaciuta. Oltre al susseguirsi delle prove in campo di macchinari ed attrezzature non sono mancati gli appuntamenti con specialisti ed esperti, che hanno presentato ai partecipanti proposte innovative e soluzioni digitali di grande interesse – dichiara Gianluca Griseri, titolare di Nocciolo Service -. È doveroso ringraziare tutte le aziende che hanno deciso di aderire a questa manifestazione, tutti i partner, gli sponsor e i tantissimi collaboratori: un grande successo, possiamo dirci molto soddisfatti della riuscita di questa prima edizione di un evento che ambisce a diventare un significativo appuntamento per la filiera corilicola nazionale e internazionale”.







