Written by Confagricoltura Cuneo

Rimborsi assicurativi, dal 2015 le aziende frutticole e viticole della provincia di Cuneo attendono ancora oltre 6 milioni di euro

La Confagricoltura, in una lettera, ha sollecitato un intervento dei parlamentari della Granda

Un esempio di danno provocato ad un frutteto da una tromba d'aria

Un esempio di danno provocato ad un frutteto da una tromba d’aria

Attraverso una lettera inviata a tutti i parlamentari cuneesi la Confagricoltura di Cuneo torna sull’annosa questione dei rimborsi assicurativi per danni da avversità atmosferiche ai quali hanno diritto le aziende agricole secondo quanto previsto dalla Misura 17.1 del PSR nazionale. Il sistema prevede il pagamento da parte dell’azienda del premio assicurativo che dovrebbe essere rimborsato entro l’anno ma che, spesso, subisce ritardi anche di due o tre anni. A subirne le conseguenze sono, oltre gli agricoltori, anche i Consorzi di difesa, che anticipano alle compagnie assicurative i versamenti delle quote di competenza delle aziende e che si ritrovano esposti con gli istituti bancari a cui sono costretti a chiedere prestiti.

“Questo problema – dichiara Enrico Allasia, presidente di Confagricoltura Cuneo – riflette la complessità della gestione della Misura 17.1, dove un’eccessiva burocrazia mette in difficoltà sia le aziende beneficiarie sia l’organismo pagatore Agea, la cui amministrazione si è trovata nel 2015 a gestire per la prima volta questo nuovo e articolato sistema, rilevando difficoltà che hanno portato a risarcire le aziende in notevole ritardo. Solamente nel 2018 si è arrivati a soddisfare un numero rilevante di pagamenti ma, nonostante gli sforzi, permangono ad oggi situazioni critiche, relative in particolare ai rimborsi assicurativi legati alla frutta, all’uva da vino e alle altre colture vegetali, dove restano da pagare ancora un numero elevato di PAI (Piani Assicurativi Individuali ndr)”.

Secondo dati forniti dai Consorzi di Difesa, in provincia di Cuneo oltre 1.000 Pai per la frutta e le colture vegetali ed altrettanti per l’uva da vino ad oggi non hanno ancora ricevuto i rimborsi dal 2015, per un totale di quasi 6,6 milioni di euro. Di questi, oltre 5,6 milioni di euro riguardano il comparto frutticolo, il più colpito dai mancati indennizzi. Un problema simile si riscontra nel settore zootecnico, dove cambia la tipologia dei finanziamenti, visto che si tratta di aiuti interamente nazionali, ma in cui la situazione di disagio resta la stessa.

“Pur avendo Agea attualmente evaso un’elevata percentuale di rimborsi dei Pai per gli anni 2015-2018, per alcune aziende permane una situazione critica, soprattutto per quelle che attendono ancora i rimborsi di quattro anni fa e che si trovano in difficoltà nella gestione aziendale e nell’affrontare una nuova campagna assicurativa – sottolinea Roberto Abellonio, direttore di Confagricoltura Cuneo –. A ciò va aggiunta la difficile congiuntura economica, particolarmente inasprita per il comparto della frutta che ha subìto negli anni un forte calo dei prezzi di vendita e che si confronta quotidianamente con problematiche legate alle liquidazioni tardive al produttore da parte delle ditte e cooperative di conferimento”.   

La Confagricoltura di Cuneo si è già attivata nelle sedi opportune per far emergere la problematica e per richiedere una velocizzazione dei processi di rimborso. Ora con questa iniziativa si cerca una presa di posizione da parte dei rappresentanti politici della provincia di Cuneo per favorire il buon esito delle pratiche ancora sospese.

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