Written by San Vincenzo

La San Vincenzo ha premiato le scuole primarie cuneesi che hanno partecipato al progetto “Pepite”

Sono stati 139 i disegni realizzati dai bambini delle elementari. Ad ogni scuola un assegno di 500 euro

Un momento della premiazione del progetto “Pepite”

Pomeriggio di grande festa al Teatro Don Bosco di Cuneo sabato scorso – 11 ottobre 2025, ndr – per “We are in the world, we are for the children”, evento organizzato dal Consiglio Centrale di Cuneo della Società di San Vincenzo de Paoli per festeggiare i suoi “170 anni di bene in città”. Prima dello spettacolo di clownerie e teatro sociale a sostegno del diritto allo studio di bambini e bambine in Guatemala, portato in scena dall’associazione di volontariato Eso Es OdV, si è svolta la premiazione delle scuole primarie cuneesi che hanno partecipato al progetto “Pepite”, lanciato in primavera con l’obiettivo di promuovere l’attenzione delle nuove generazioni al valore e al “dovere” della solidarietà. I 139 disegni realizzati dai bambini sono stati esposti sulla parete all’ingresso del teatro in un grande patchwork, mentre sul palco è stato consegnato simbolicamente un assegno di 500 euro a ciascuno degli istituti comprensivi che hanno risposto all’invito della San Vincenzo: Borgo San Giuseppe (Bombonina, Castelletto Stura, Madonna delle Grazie, Tetto Canale), Viale Angeli (Nuto Revelli e Lidia Rolfi), Corso Soleri (Paola Garelli), Via Sobrero (Luigi Einaudi) e Oltrestura (Confreria e Bartolomeo Bruni di Passatore).  

“Siamo andati alla ricerca delle pepite delle nuove generazioni e il risultato è stato al di sopra delle nostre aspettative – spiega il presidente dell’Associazione Società di San Vincenzo de Paoli ACC Cuneo ODV, Piergiovanni RamascoVittor -. Nei disegni che i bambini ci hanno mandato, infatti, abbiamo trovato tante piccole scintille di solidarietà che domani si possono trasformare in fuochi di bene. Non c’era regalo più bello per il nostro 170° compleanno, una vera e propria iniezione di fiducia e speranza nel futuro, a cui ha contribuito anche lo spettacolo di Eso Es che ci ha fatto insieme ridere e riflettere”.   

La fantasia dei bambini si è espressa nelle forme più diverse, spesso associando il tema della solidarietà a quello della pace, particolarmente attuale in questo momento. Le metafore utilizzate sono state le più diverse, dalla luce (lampadina, lanterna, etc.), al setaccio, ai pescatori, alle farfalle, ai cerotti, all’ombrello, all’albero, etc. quasi sempre abbinate a soggetti ritornanti come il cuore, l’arcobaleno, il girotondo, il mondo e un significativo richiamo agli obiettivi dell’Agenda 2030.

“Il progetto ‘Pepite’ è stata un’opportunità preziosa per educare i nostri bambini ai valori della solidarietà e dell’attenzione verso gli altri – si legge in una mail di ringraziamento che la dirigente dell’istituto comprensivo Oltrestura Paola Banchio ha inviato alla San Vincenzo -. Il disegno si è rivelato uno strumento efficace per sensibilizzare i bambini e loro le famiglie verso chi vive situazioni di fragilità e difficoltà. La festa di sabato è stata davvero splendida: uno spettacolo garbato, coinvolgente e di qualità, capace di parlare sia ai grandi che ai piccoli. Come è stato giustamente sottolineato, far sorridere è un dono tutt’altro che scontato. Molto toccante è stata anche la presentazione del progetto di sostegno alla comunità guatemalteca, che ci ha fatto conoscere un aspetto importante dell’impegno dell’associazione Eso Es. Grazie di cuore: nello spirito di San Vincenzo de Paoli che vi anima, avete saputo celebrare il vostro ‘compleanno’ nel modo più significativo e autentico”.

“È stato un pomeriggio intenso e pieno di significato. In un teatro gremito abbiamo respirato un clima di partecipazione profonda – commenta Lucio Ariaudo, presidente Eso Es OdV -: i disegni e le parole dei bambini, insieme ai video provenienti dal Guatemala, hanno dato voce a un unico messaggio di solidarietà che unisce luoghi e storie diverse. Siamo riconoscenti alla San Vincenzo per averci invitati a condividere questa ricorrenza: ci accomuna l’impegno nel prenderci cura delle fragilità del mondo, ognuno nel proprio contesto, con lo stesso desiderio di costruire futuro. Sentire il Guatemala così vicino, in un pomeriggio dedicato alla solidarietà, è stato davvero emozionante!”.