Written by Banco Azzoaglio

“Una famiglia per una famiglia”: siglato l'accordo di collaborazione per l'Albese e il Braidese

 
Siglato questa mattina ad Alba, presso la filiale del Banco Azzoaglio, l’Accordo di collaborazione tra l’Azienda Sanitaria Locale CN 2 di Alba e Bra, il Consorzio Socio Assistenziale Alba-Langhe-Roero, la Fondazione Paideia onlus di Torino e il Banco Azzoaglio, per l’avvio della sperimentazione del progetto UNA FAMIGLIA PER UNA FAMIGLIA nel territorio dell’Albese e del Braidese.
 
Il progetto UNA FAMIGLIA PER UNA FAMIGLIA propone una nuova forma di sostegno alla genitorialità, che sposta la centralità dell’intervento dal bambino al suo intero nucleo familiare: una famiglia supporta un’altra famiglia in situazione di temporanea difficoltà, affiancandola per alcuni mesi sulla base di un “patto solidale” stilato insieme e costruito con l’apporto dei servizi sociali.
 
SOSTENERE SENZA DIVIDERE
 
UNA FAMIGLIA PER UNA FAMIGLIA è una forma innovativa di intervento sociale, pensata per sostenere famiglie in difficoltà nella gestione della propria vita quotidiana e nelle relazioni educative con i figli. L’idea alla base è molto semplice valorizza le esperienze di sostegno e aiuto informale che, storicamente, sono sempre esistite: una famiglia che vive un periodo critico è affiancata da un’altra ed entrambe si impegnano con la definizione di un patto di solidarietà, per un periodo di tempo definito. Tutti i componenti di entrambi i nuclei si relazionano tra loro e diventano soggetti attivi del progetto, apportando un contributo diverso a seconda del ruolo ricoperto in famiglia, del genere, dell’età, delle diverse competenze e inclinazioni. L’affiancamento permette dunque di instaurare un rapporto di parità e reciprocità che sostiene senza dividere, con uno sguardo diverso sulla famiglia, vista sempre come una risorsa, mai come un problema.
 
Ogni affiancamento viene inoltre sostenuto per tutta la sua durata da un tutor, dagli operatori dei servizi
e dai referenti delle associazioni aderenti, attraverso momenti di confronto individuale e con le altre famiglie affiancanti. Attraverso la costruzione di “rete”, il progetto favorisce l’interazione tra famiglie, enti e servizi, sia facilitando nelle famiglie una relazione di maggiore fiducia nei confronti delle realtà istituzionali, sia promuovendo un’efficace collaborazione tra pubblico e privato.
 
Il Banco Azzoaglio sosterrà finanziariamente lo sviluppo del progetto, mentre la Fondazione Paideia seguirà il percorso supportando la sperimentazione a livello metodologico, tecnico e progettuale. Gli operatori dell’Azienda Sanitaria Locale CN 2 e del Consorzio Socio Assistenziale Alba-Langhe-Roero lavoreranno insieme ai referenti di Banco e Fondazione in gruppi di coordinamento, che cureranno gli aspetti tecnici, l’avvio delle esperienze di affido, il monitoraggio, la valutazione del progetto e le strategie di intervento generali.  Importante anche il coinvolgimento dalle associazioni di volontariato e del privato sociale, che potranno partecipare attivamente alla sperimentazione segnalando famiglie disponibili all’affiancamento e famiglie in situazione di difficoltà.
 
«Il progetto nasce dalla richiesta di aiuto di un bambino in affido – spiega Fabrizio Serra, direttore di Fondazione Paideia – che ha chiesto di sostenere tutta la sua famiglia. In questo modo si sposta la centralità dell’intervento dal minore all’intero nucleo familiare per evitare il rischio di allontanamento del bambino dalla famiglia di origine e offrire competenze di tipo organizzativo a famiglie che hanno difficoltà nel gestire questa fase di accompagnamento con i loro figli».
 
“Per una Banca che da oltre 130 anni opera in provincia di Cuneo era, quanto meno, un dovere morale sostenere un progetto a favore di chi vive in questo territorio e ha contribuito alla nostra storia – spiega Erica Azzoaglio, Amministratore del Banco Azzoaglio -. Abbiamo sposato diverse iniziative di carattere culturale e scolastico e, quando abbiamo iniziato a pensare a un intervento in ambito sociale a favore dei bambini, abbiamo guardato nella direzione della Fondazione Paideia, con la quale collaboriamo da anni. Da sempre, apprezziamo la serietà e professionalità di chi la gestisce. Questo progetto nasce da un’idea semplice, ma che fa parte della nostre radici storiche: nelle campagne le famiglie si sono sempre aiutate a vicenda. Un tempo era naturale (l’ho sentito raccontare da mio nonno e mio papà), ma oggi, dato che sono cambiati gli stili di vita ed entrambi i genitori sono lontani da casa per molte ore, è importante far rinascere questa tradizione. Il progetto è ormai testato e strutturato in molte aree del Nord e Centro Italia. Quando il direttore di Paideia, Fabrizio Serra, me ne ha parlato, ho pensato che il Banco Azzoaglio potesse sostenerlo in provincia di Cuneo. Oggi è partito nel Braidese e Albese, con i primi affiancamenti, e auspichiamo possa essere esteso anche ad altre aree della provincia di Cuneo, diventando parte integrante delle Politiche sociali”.
 
“Questo progetto attraverso l’affiancamento familiare – dichiara Anna Abburrà, Direttore della SOC Servizi Sociali dell’ASL CN 2 – Distretto 2 di Bra – ci stimola  anche a livello culturale. Vuole perseguire la  solidarietà che è  un’esigenza molto attuale, ci fa pensare  a come  ridefinire il ruolo degli operatori, ci induce all’altruismo e accende i riflettori  sulle risorse, non si ferma solo sulle difficoltà. Pensiamo che possa aiutare tutti noi e la comunità stessa a essere più responsabile e più attenta, ad accorgerci meglio  gli uni degli altri, a mettere a disposizione le  potenzialità e a affrontare insieme i momenti più difficili. Non è un’illusione, è una grande possibilità che il nostro territorio saprà sicuramente sfruttare”.
“Quello che si presenta oggi – afferma Marco Bertoluzzo, Direttore Consorzio Socio-Assistenziale Alba Langhe Roero – è un progetto orizzontale, in cui persone incontrano altre persone e dove spesso le famiglie che si sentono forti si scoprono nelle loro debolezze e quelle deboli scoprono di avere punti di forza in una dimensione di reciprocità, parità e fiducia. È’ una grandissima opportunità formativa, per imparare a stimolare le famiglie a muoversi, superando una cultura dell’assistenzialismo e della delega. È un progetto molto importante e per questo ringrazio tutti gli attori coinvolti”.
UN PO’ DI STORIA
 
Nato nel 2003 da una collaborazione con il Comune di Torino, UNA FAMIGLIA PER UNA FAMIGLIA è attivo in diverse aree territoriali del nord e centro Italia, nelle regioni Piemonte, Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto, Valle d’Aosta, Marche, Abruzzo, Lazio, con il coinvolgimento di amministrazioni pubbliche, terzo settore e Fondazioni private e di origine bancaria. Ad oggi gli affiancamenti avviati nelle diverse esperienze territoriali sono stati circa 300 e hanno coinvolto oltre 500 bambini. Nuove sperimentazioni sono in fase di sviluppo in diverse aree del territorio italiano.
 
Nel 2010 il progetto è stato selezionato tra le tre buone prassi rappresentative a livello nazionale dall’Osservatorio Nazionale sulla Famiglia e presentato alla Conferenza Nazionale della Famiglia. Nel 2015 ha vinto il premio per l’innovazione sociale “Costruiamo il welfare di domani” promosso dal Consiglio Nazionale Ordine Assistenti Sociali, Istituto per la ricerca sociale e Prospettive Sociali e Sanitarie. Nello stesso anno, la Fondazione Paideia ha pubblicato con Carocci Editore il volume “L’affiancamento familiare: orientamenti metodologici”, a cura di R. Maurizio, N. Perotto, G. Salvadori.

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