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Acsr approva la convenzione con il Cec per il biodigestore e abbatte la spesa grazie ai fondi Pnrr

L’assemblea dei 54 Comuni soci ha ridotto da 13,4 a 3,1 milioni di euro l’importo dell’investimento

L’assemblea ordinaria dei 54 Comuni soci azionisti dell’Acsr Spa, svoltasi ieri pomeriggio – venerdì 16 giugno 2023, ndr – nella Sala del Consiglio del Comune di Cuneo, ha approvato la convenzione tra Azienda cuneese smaltimento rifiuti e Consorzio ecologico cuneese avente per oggetto la realizzazione dell’intervento di riqualificazione tecnologica dell’impianto di compostaggio esistente nel territorio del Comune di Borgo San Dalmazzo con l’inserimento di una nuova sezione anaerobica e la produzione di biometano, nonché la sua successiva gestione da parte dell’Acsr, con ampia facoltà di disporre nell’ambito del servizio affidatole sia del biogas prodotto sia dei materiali derivanti dalla lavorazione del digestato. La convenzione rappresenta lo strumento giuridico che regola i rapporti tra Cec e Acsr a seguito dell’assegnazione al Cec dei fondi Pnrr per l’esecuzione dell’intervento, ammontanti a 12,8 milioni di euro. Di conseguenza, l’assemblea dei soci ha provveduto a ridurre da 13,4 a 3,1 milioni di euro, sia l’importo dell’investimento approvato nel 2019 e inserito nel bilancio di previsione 2024, sia quello relativo al mutuo da contrarre previsto per il finanziamento necessario una volta definito l’importo dell’appalto per la realizzazione del cosiddetto biodigestore.

Con la convenzione il Cec delega l’Acsr ad attuare l’intervento pur mantenendo, tra gli altri obblighi, quello di rendicontare l’utilizzo dei fondi Pnrr. Da parte sua, l’Acsr si impegna a svolgere sia le procedure ad evidenza pubblica per l’assegnazione della fornitura con lavori accessori, sia quelle amministrative per l’ottenimento delle autorizzazioni previste dalla legge per la realizzazione dell’intervento, oltre a creare la provvista economica necessaria ad integrare quanto concesso con il Pnrr, garantire il pagamento degli appaltatori nel tempo necessario all’ottenimento dei fondi a seguito della rendicontazione e gestire l’impianto con i relativi oneri di manutenzione.

Il progetto, presentato ai sindaci dei 54 Comuni azionisti lo scorso 5 giugno durante l’assemblea del Cec, prevede che entro la fine del 2023 vengano concluse le procedure di gara d’appalto per l’individuazione del fornitore. A seguire, avrà luogo la Conferenza dei servizi finalizzata ad acquisire tutti i provvedimenti autorizzatori necessari all’esecuzione dell’intervento ed alla gestione dell’impianto, nel rispetto del cronoprogramma presentato e oggetto di valutazione da parte della Commissione Ministeriale, fermo restando che l’intervento dovrà rispettare la scadenza del giugno 2026, termine ultimo per il suo completamento.

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