Written by Confcommercio Provincia di Cuneo

La sinergia tra pubblico e privato è la chiave di volta per la rigenerazione urbana

Analisi e spunti di riflessione alla VI convention di sistema 2023 della Confcommercio provinciale tenutasi a Bra

Da sinistra: Marco Manfrinato, segretario generale Confcommercio Provincia di Cuneo; Luca Chiapella, presidente Confcommercio Imprese per l’Italia della provincia di Cuneo; l’architetto Carlo Ratti; Giacomo Badellino presidente Ascom Bra; Gianni Fogliato, sindaco di Bra

“Da tempo a livello nazionale Confcommercio stimola a riflettere sulle città quali luoghi di rilancio del Paese, al cui sviluppo contribuiscono con un ruolo decisivo le imprese del terziario di mercato. Promuovendo i valori innovativi del vivere urbano, sentiamo la necessità di attivare diffusamente percorsi di rigenerazione basati sulla collaborazione tra pubblico e privato”. Questo è uno dei passaggi della relazione del presidente di Confcommercio Imprese per l’Italia della provincia di Cuneo, Luca Chiapella, che ha aperto oggi – venerdì 6 ottobre 2023, ndr – al Teatro Politeama Boglione di Bra la sesta edizione della Convention di Sistema, dal titolo “De(ri)generazione urbana. I luoghi del commercio, una rinascita possibile?”. Un evento impreziosito dal successivo dibattito a cui hanno preso parte l’architetto di fama internazionale Carlo Ratti e, collegate in streaming, la professoressa Maria Falcone, sorella del giudice Giovanni Falcone, e Patrizia Di Dio, vicepresidente nazionale di Confcommercio Imprese per l’Italia, con incarico per la Legalità e la Sicurezza.

“La rigenerazione urbana non riguarda solo la riqualificazione fisica delle città, ma contribuisce attraverso politiche integrate a costruire luoghi di benessere e a sostenere e rinnovare il sistema economico urbano – ha aggiunto Luca Chiapella -. L’obiettivo finale è quello di rendere le città sempre più attrattive, vivibili e vitali. Per raggiungere questo risultato, dobbiamo lavorare sulle politiche e sui processi di innovazione urbana, sulle risorse, sugli strumenti, sulle norme e sulla costruzione di reti e relazioni, mettendo a disposizione competenze, sviluppando iniziative formative e informative, contribuendo al dibattito culturale e rappresentando alle istituzioni le istanze che provengono dalle nostre imprese associate”.

La convention si è rivelata propedeutica anche all’ascolto dell’analisi del presidente Chiapella circa il quadro economico generale e del commercio internazionale: nelle principali economie mondiali si è assistito a una brusca frenata dell’attività manifatturiera e in Italia la crescita del Pil si è rivelata inferiore alle attese, attestandosi allo 0,1% nel terzo trimestre dell’anno e allontanando sempre più il +1% originariamente preventivato per il 2023.

Il commercio, per contro, ha visto il Made in Italy ritagliarsi spazi crescenti sui mercati globali. La propensione all’export risulta più marcata in provincia di Cuneo, dove supera il 45%, rispetto alla media nazionale, che si assesta poco oltre il 32%. “Fra i primi 10 settori per l’export in Granda spicca l’agroalimentare (+42% sul totale export del 2022), per il quale si prevede una domanda in crescita del 4,5% nel quadriennio 2023-2026, ben superiore alla media del manifatturiero – ha proseguito Chiapella -. Il quadro interno provinciale inerente al commercio all’ingrosso e al dettaglio è però negativo: sono 15.194 le imprese registrate nel Cuneese, quasi mille in meno rispetto a quattro anni fa”. Un fenomeno che rispecchia il trend nazionale e regionale, ma non va dimenticato che a sostenere il tessuto economico e commerciale della provincia saranno anche i 408 milioni di euro del PNRR di cui beneficerà Cuneo: “Non resta che sperare che questa ingente cifra di contributi pubblici generi almeno indirettamente beneficio ai luoghi del commercio che animano le nostre città, alimentando un indotto che rappresenta l’anima del tessuto urbano e sociale in cui viviamo”, ha concluso Chiapella.

Alla relazione del presidente Chiapella è seguita una tavola rotonda che ha visto come protagonista principe il noto architetto Carlo Ratti: “Stiamo vivendo una fase di globalizzazione di nicchia, che può riportare ricchezza e rigenerare interi territori da un punto di vista sociale ed economico. Territori molto impervi, ma molto ricchi come le nostre colline, che generano magari vini pregiati, ne sono esempio. Contenitore e contenuto devono viaggiare di pari passo: se c’è questa liaison anche l’architettura tiene il passo e può creare bellezza. Ma è importante dialogare con le istituzioni: l’apparato pubblico ha un ruolo determinante per capire dove le persone vogliono andare e cosa vogliono per il proprio territorio. Senza scordare il ruolo degli esercizi commerciali: è la voglia di socialità che bisogna ascoltare per capire come riprogrammare le nostre strade, le nostre città, i nostri punti di ritrovo. Ma occorre partire dal contenuto per realizzare il contenitore”.

Collegata da Palermo, Patrizia Di Dio, vice presidente nazionale di Confcommercio Imprese per l’Italia, ha ribadito il ruolo di baluardo che svolge la Confcommercio anche nell’essere un presidio di sicurezza, di comunità e anche di controllo e rigetto dell’infiltrazione mafiosa nel territorio, spesso causa di degrado urbanistico.

Molto toccante anche la testimonianza resa da Maria Falcone, sorella del magistrato ucciso dalla Mafia nel 1992, che ha elencato i tanti progetti portati avanti dalla Fondazione Falcone, da lei presieduta, in ricordo del fratello, in un tentativo di recupero della legalità nella società. Ne è esempio il risanato Parco Jung, il primo design park contro la mafia simbolo di rigenerazione e voglia di rinascita dell’intero territorio palermitano.

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