Written by AIL Cuneo

L’Ail di Cuneo lancia il “passaparola” sulle Uova di Pasqua 2021 per la lotta ai tumori del sangue

Grazie ai tanti volontari sarà possibile ritirarle nei principali centri della provincia o riceverle a domicilio

Come già avvenuto lo scorso anno a causa della pandemia, anche per le prossime festività le Uova di Pasqua di cioccolato dell’Ail non potranno tornare in piazza, ma grazie alla disponibilità dei tanti volontari saranno comunque reperibili presso dei punti di distribuzione dislocati nei principali centri della provincia di Cuneo (Cuneo, Alba, Bra, Fossano, Mondovì, Saluzzo e Savigliano) a cui si aggiungono alcuni depositi anche per le zona di Langa, Roero e Cebano. Un metodo che Ail Cuneo sezione “Paolo Rubino” ha già sperimentato con successo durante le ultime festività natalizie quando le tradizionali “Stelle di Natale” sono state convertite in un innovativo prodotto di cioccolato, distribuito sul territorio a chi ne ha fatto richiesta. Nonostante il Covid, anche quest’anno sarà quindi possibile ritirare il proprio Uovo di Pasqua Ail che, su richiesta, potrà anche essere consegnato a domicilio. Per informazioni e prenotazioni telefonare ai numeri 0171/695294 o 370/3405038 (anche Whatsapp) o scrivere una mail all’indirizzo info@ail.cuneo.it.

“Quest’anno eravamo davvero convinti di poter riuscire a tornare in piazza – commenta Elsa Morra, presidente dell’Ail Sezione di Cuneo “Paolo Rubino” -. Sarebbe stato particolarmente importante incontrare i nostri sostenitori e far partecipare più attivamente i nostri volontari, ma abbiamo chiesto loro un’attenta riflessione a riguardo, avvertendo sin da subito in loro un giustificato timore, a cui va aggiunto il negato o limitato rilascio delle necessarie autorizzazioni da parte delle autorità preposte, dai sindaci ai parroci. Allo stato attuale, dunque, risulta impossibile anche solo pensare di allestire i tradizionali banchetti in quelle che sarebbero le date nazionali del 19, 20 e 21 marzo”.

Anche nel difficilissimo 2020, tuttavia, le attività dell’Ail non si sono mai fermate. Sono infatti proseguite le donazioni di materiale per il Reparto di Ematologia dell’Ospedale “S. Croce” di Cuneo e continua a essere pienamente attiva l’assistenza sociale, economica e psicologica per pazienti e famigliari, fronti sempre più emergenziali in periodo di crisi. Le stesse “Case Ail”, per quanto limitate nell’ospitalità (per ragioni di sicurezza possono accogliere solo tre nuclei famigliari anziché sette), sono comunque aperte, con tutti i costi di gestione corrente non eliminabili.

“Dobbiamo esserci sempre per i nostri pazienti e per il nostro reparto ed essere pronti a ripartire a pieno ritmo quando l’emergenza sarà superata ma i bisogni, soprattutto economici, di certo aumenteranno – continua -. Abbiamo anche aderito ad una campagna per sollecitare la Regione ad anticipare la vaccinazione anti-Covid per i soggetti fragili e i loro caregiver. Per quest’anno, inoltre, abbiamo previsto di investire in modo particolare sulla ricerca scientifica attivando un Dottorato e dando la disponibilità per contribuire all’avvio della ricerca clinica di fase I nei reparti di Ematologia e di Oncologia di Cuneo”.

Le Uova di Pasqua Ail sono 400 grammi di cioccolato al latte o fondente, prodotte da un’azienda del territorio (“Appendino Prelac” di Cervere) e offerte a 12 euro l’una a fronte di un costo di circa 4 euro.

“Chiediamo alle persone di darci una mano, di diventare ‘Ambasciatori Ail’ anche senza scendere in piazza – conclude – Ciascuno può fare il passaparola tra parenti e conoscenti, adottando una o più scatole da 8 uova, oppure accogliendole nei propri esercizi commerciali; per ora ci stanno aiutando questi negozi: Erboristeria Bolle di sapone (Via Giolitti 5, Dronero); Miosotis Fiori (Via Roma 19, Dronero); Lava stira lampo (Via Roma 180, Caraglio); Enrico Cattaneo fotografo (Piazza Umberto I 3, Trinità); Stefania Dobrin fotografa (Via Bava S. Paolo 43, Fossano); Valeria Fiori (Via Mandelli, Alba). E ricordiamo che l’uovo Ail non si vende, ma serve a partecipare a un grande progetto condiviso: quello di sconfiggere i tumori del sangue”.

 

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